venerdì 30 giugno 2017

idea riciclosa: biscotto gelato

Ammetto che questa ricetta non è mia, ma non ricordo in che blog l'ho letta e l'autore di tale delizia:
mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
Sta di fatto che, per golosi di gelato come me e il Tatino, questa soluzione è ottima, veloce, economica e sfiziosa.


La porzione è a prova di bimbo, piccola ma perfetta per soddisfare quella voglia di "qualcosa di dolce" oppure per accogliere degli amici a sorpresa.



Lo strato di panna è di circa un dito, diciamo che un normale brick di panna da montare basta per fare un bel vassoio grande (circa il doppio di quello nella foto).
All'occorenza si tagliano i quadrotti e la parte restante si conserva in freezer come un gelato.
Sempre se, dopo il primo biscotto, non ne viene voglia si magiarne un'altro...



lunedì 26 giugno 2017

3 anni volati come il vento



Sono passati tre anni da quando, per la prima volta, varcavi la soglia della Scuola Materna con un grembiulino un po' lungo, uno zainetto e il tuo sorriso.
Il primo giorno anche per me, che non conoscevo nessuno (o quasi) in quella scuola...
Ci ha accolti, quello e molti altri giorni, "la Giò" (così la chiamano tutti i bimbi e, di conseguenza, anche le mamme...), che ci ha accompagnati al tuo armadietto e mostrato dove appendere l'asciugamano.
Non hai mai pianto all'ingresso, sei sempre corso incontro alla tua Maestra e ai tuoi compagni con l'entusiasmo e la voglia di giocare insieme, di attaccare la tua faccina con il velcro sul cartellone e di cominciare la giornata.
Di Insegnati ne hai avute diverse: "la Maestra Moica" che all'inizio non riuscivi a chiamare Monica... affettuosa, sempre pronta, attenta nelle piccole cose, ti ha "colto" fin da subito.
La Maestra Roby (come il tuo papà!), dolce, disponibile e collaborativa, sempre sorridente, una seconda mamma.
La Maestra Ale, la tua Insegnante di ginnastica, danza e inglese... creativa, dallo spiccato senso artistico, spazia con facilità in tutte le arti, dalla danza al disegno, ma ci ha anche aiutato a salire i gradini della scala un passo dopo l'altro, a saltare a piedi uniti, a fare le capriole (o una specie... ci stiamo ancora lavorando) e ad avvicinare quei mesi di tempo che fanno di te anagraficamente un grande, ma in fondo in fondo, essendo nato alla fine dell'anno, ti fanno sembrare un po' più acerbo nei movimenti.

Tutto lo Staff della Scuola, dal Presidente alla Segretaria, dalla Cuoca alla Insegnanti di Sostegno, tutte le Maestre... insieme siete una squadra affiatata, organizzata, che sa gestire e accogliere bimbi e famiglie... il vostro segreto è proprio questo, la passione con cui svolgete il vostro lavoro si vede, si sente, si percepisce. La scuola è un po' come la vostra Casa, ne avete cura, cercate sempre di migliorarla, di aggiornarla al passo con i tempi... e voi siete come una grande bella Famiglia che la abitate, che la rendete viva... perché non basta una buona struttura di base, occorre anche gente in gamba, preparata, che la sa far funzionare al meglio!

Abbandonare queste mura è difficile, sappiamo quello che lasciamo e non quello che troveremo dall'altra parte... e, comunque, grazie a voi, il nostro livello di aspettativa si è alzato di gran lunga!
Per un genitore, portare il proprio figlio in un posto sicuro, da persone che ha imparato a conoscere e di cui si fida, è tutto. O almeno lo è per me, e qui, questa sicurezza l'ho trovata.
E non solo, in questo contesto sono nate amicizie, tra bimbi ma anche intese tra genitori che organizzano, festeggiano, si ritrovano in diverse occasioni anche extrascolastiche... stringendo legami umani che vanno oltre quelli del gruppo di whatsapp.
Durante la Festa di fine anno, tante sono state le emozioni, le sensazioni... l'impegno con cui sono stati preparati i bambini ad affrontare uno spettacolo, in base alle loro capacità, il loro carattere, le loro attitudini.

E qui lancio una proposta:
immagino che preparare uno spettacolo del genere sia una fatica immane... la storia, i dialoghi, le musiche, le danze, i costumi e gli attrezzi di scena... ma soprattutto far cantare/ballare/recitare una ciurma di bambini...
Lo spazio settimanale di danza potrebbe trasformarsi in "teatro-danza", così da conoscere ancora meglio il ventaglio delle attitudini di tutti, in vista dello spettacolo che faranno poi da grandi... e per non far rabbrividire i genitori dei maschietti che alla parola "danza" sanno solo associare il "tutù", purtroppo.

Molto spesso i bambini sanno sorprenderci con qualità che non ci immaginiamo... Sono convinta che, affidare a loro un ruolo completamente diverso dal quale ci si aspetta, sarà l'occasione di provare una cosa nuova, una sfida, magari con la scoperta di una qualità che non sapevano di avere, di acquisire maggior sicurezza (chi ne ha bisogno, altri potrebbero già intrattenere una platea senza problemi... :D), di crescere.
Certo, senza forzare troppo... sono bambini e tali è giusto che rimangano, lo scopo finale deve essere quello di fare una cosa piacevole, non deve essere un obbligo o una tortura, né per il bambino, né per l'insegnante, né per lo spettatore. Ma, visto il successo annuale di ogni spettacolo, sono sicura che sarebbe un'iniziativa interessante.

Detto questo, ci godiamo l'ultima manciata di giorni in vostra compagnia, sicuri che, nonostante il caldo, passeranno in un soffio... ma non è un addio, il nostro è un arrivederci perché, tra qualche anno, ritorneremo... questa volta con il piccolo, e so già che un pacchetto di fazzoletti non basterà... mi commuovo con niente, cosa ci posso fare?

Non ci resta che conservare la foto dell'armadietto come un dolce ricordo e prepararci a settembre per una nuova avventura, sperando di vedere il mio Tatino venirmi incontro come sempre, con lo stesso entusiasmo, con le braccia aperte, pronto per un abbraccio! Quello per me sarà il segno che, nella sua futura Maestra, avrà trovato la stessa passione che alimenta giorno dopo giorno il vostro splendido, impegnativo e duro lavoro di insegnare, oltre che alle materie, a crescere e a vivere la vita.
In bocca al lupo, scolaretto mio!






venerdì 23 giugno 2017

idea riciclosa: il bancale fioriera

Un po' tempo fa, forse già l'anno scorso, avevo visto un video in cui si trasformava un pallet in una graziosa fioriera e... Tataaaan... finalmente lo abbiamo realizzato!
Ecco cosa occorre:


Questo video spiega passo-passo i passaggi base.


Una volta fatto ciò, io ho dato due mani di smalto bianco ad acqua, fissato con la spara-punti la plastica nelle sei sedi dove ci saranno i "vasi", tagliato con la forbice l'eccesso e riempito con terra e piantine varie.
Per ultimo, solo sulla parte frontale, ho dato altre due mani di vernice lavagna (sempre ad acqua), così da decorare i listelli con il nome delle piante e qualche disegno.

Io ho deciso di metterci un po' di erbette aromatiche e non solo: basilico, menta, rosmarino (che rimarrà tipo dimensione bonsai... visto che maritino ha deciso di piantarlo sul fondo... :D) e tante fragole!!!!
Ho ancora un vaso da riempire... cosa mi suggerite di aggiungere?


Un ringraziamento particolare va a Francesco 
che si è gentilmente prestato a fare "lo sporco lavoro" dell'assemblaggio del pallet,
carteggiando con cura le imperfezioni e gli spigoli!
... e anche a Roberto che ha procurato il pallet e lo ha trasportato in tutti laghi e in tutti i luoghi!
* * * GRAZIE! * * * 

mercoledì 21 giugno 2017

nuovi quadretti d'estate

Con il 21 giugno inizia ufficialmente l'estate!
E' tempo di aggiornare i miei quadretti a tema... li ricordate?
Ecco cosa ho scelto di mettere questa volta:
spazi a colori e altri in bianco e nero, liste di luoghi da visitare durante i fine settimana, frasi motivazionali, disegni del mio bimbo, voglia di gelato e di viaggio...


Come la scorsa volta, vi allego una scheda da scaricare gratuitamente... sperando possa essere utile per le vostre vacanze. La nostra Famiglia, infatti, non farà le classiche ferie come tutti i comuni mortali... saranno un "mordi e fuggi" nei fine settimana, qualche giorno rubato al nostro lavoro autonomo per stare insieme, visitare qualche posto nelle vicinanze (perché, in realtà, di posti belli ce ne sono anche dietro l'angolo, senza fare il giro del mondo).
Si tratta di un elenco di posti, da segnare con una X una volta compiuti.
E' appositamente fatto in bianco e nero, in modo da poterlo personalizzare insieme ai bimbi, che potranno colorarlo e proporre mete a loro gradite, per renderli in tutti i modi partecipi di queste "strane vacanze".


E allora... zaino in spalla!!!! Che ne dite?


lunedì 19 giugno 2017

(parentesi di me): le mie scuole medie -parte 2-

Se vi siete persi la prima puntata leggete qui.

Sempre legato alle scuole medie conservo un ricordo speciale della "Festa della Scuola" organizzata nel Castello Sforzesco del mio paese. All'epoca mia (1993?) sarà stata la prima o seconda edizione... perché non ne ricordo di precedenti... in pratica: sotto i portici del Castello vengono (ancora ora) esposti alcuni lavori artistici prodotti dagli alunni delle scuole del paese e, in alcune serate di fine maggio/inizio giugno, gli stessi alunni si esibiscono con piccoli brani musicali eseguiti dal vivo (flauto), di danza, canto... quello che ognuno sa fare...!
La cornice del Castello già di per sé è magica, immaginate l'opportunità di calcare questo palco, per un ragazzino è un'occasione più unica che rara!

foto da web - Castello Visconteo Sforzesco di Galliate (NO)

Ricordo che io mi presentai con pezzo di nastro ritmico (coreografo da me e mia sorella) sulla musica di Amii Stewart "Knock on Wood" (cover eseguita da Barbara e Letizia della trasmissione in voga in quegli anni "Non è la Rai"). Ricerco questa "chicca" anche da you tube... dai, esageriamo...


Se ci penso adesso mi vien da ridere per la scelta della musica... un po' me ne vergogno, ora... ma devo dire che al pubblico dei genitori di allora è piaciuta un sacco!!! Si sono messi a battere le mani a tempo, non vi dico l'adrenalina!
Mi si è incastrato anche un paio di volte il nastro, perché non ero una ginnasta vera e propria... abbiamo un po' improvvisato nell'ora di Educazione Fisica... ma "show must go on" e me la sono cavata senza far notare l'errore!
Oltre ad essermi divertita in modo esagerato, non dimenticherò mai l'abbraccio fortissimo che ho ricevuto dalla mia insegnante di musica, con il magone, che non mi aveva mai visto in questa veste... forse un po' meno imbranata del solito, di fronte ad un pubblico, su un vero palco, delle luci, per la prima volta...
Eppure a me era venuto così naturale, così spontaneo, non ci vedevo niente di cui avere paura: ero io. Punto. Ma forse, ancora una volta, le persone che vedevo tutti i giorni non si aspettavano questa disinvoltura da parte mia... mi vedevano ancora come "quella timida" (termine che, come ho già detto tante altre volte, mi fa trasalire).
Negli anni successivi, sempre in modo amatoriale, molte sono state le volte in cui mi sono divertita danzando su un palco, anche altri generi... e lasciando "stracuntà" (così si dice in dialetto "sbalordite") altre persone...

E visto che tra poco inizierà il tempo degli esami, come non rammentare il mio esame di terza media? In definitiva è stata quella la vera prima prova che mi sono trovata ad affrontare.
Il tema lo ricordo vagamente... era un traccia destinata a chi non voleva proseguire negli studi... (e così fu, anche se per un solo anno), citai uno stralcio de "Il Sabato del Villaggio" di Leopardi

Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.

Per la prova di matematica ricordo che era severamente proibito portare la calcolatrice... :)
Ora, all'ingresso, ti devono svuotare le tasche dai cellulari...

Per la parte orale, invece, ho in mente di essere stata l'ultima di un gruppo di 4/5 persone, mi sembra anche a cavallo del mezzogiorno, con un caldo allucinante.
L'ultima domanda che mi fecero fu: "Se tu fossi un personaggio della storia, chi avresti voluto essere?"
Le mia risposta fu: Uno solo è difficile... Mozart e Vincent Van Gogh.
...sti cavoli! Due artistucci mica male: un talento precoce e un genio incompreso.
Varcai la soglia dell'aula contenta del mio esame, anche se non trovai nessuno ad aspettarmi, con la scuola completamente deserta e avvolta nel silenzio... chiamai con un vecchio "gettone" i miei genitori, avvisandoli che avevo terminato gli esami, e attesi all'incrocio del viale il loro arrivo in auto...
Così, in una giornata calda e afosa, iniziò la mia estate... senza compiti delle vacanze e senza un'idea di cosa fare del mio futuro!



venerdì 16 giugno 2017

idea riciclosa in cucina: cup cake

In occasione delle Festa di fine Anno Scolastico, la Scuola Materna ha organizzato la tradizionale "Fiera del Dolce". Così ho preparato due teglie dei miei "cavalli di battaglia": i CUP CAKE.

In realtà, i veri cup-cake dovrebbero avere la farcitura di creme varie in cima... io, come al solito, ho fatto la mia variante un po' più pratica e veloce!!!!

Perché sono riciclosi? Perché sono fatti di ingredienti facili da reperire in cucina e perché si possono personalizzare con frutta, gocce di cioccolato, uvetta... la fantasia non ha limiti!!!
Ecco la mia ricetta!


Per farli un po' più leggeri, io metto meno burro (la ricetta originale ne prevede 125 gr), in compenso aggiungo latte quanto basta per rendere l'impasto liscio ed omogeneo.
I cap-cake che ho preparato sono di due tipi: uno con la banana (basta tagliarla a rondelle e infilarne due pezzetti direttamente nel pirottino prima di cuocerlo) e uno liscio, in pratica come una torta margherita, decorato con codette di zucchero (dopo la cottura).


Come procedere:
Impastare gli ingredienti fino ad ottenere una pastella liscia.
Riempire a metà ogni pirottino, appoggiato a sua volta in una teglia.
Aggiungere a piacere ingredienti extra: banana, mela, uvetta, fragole, mirtilli, cioccolato avanzato, noci, scaglie di cocco ecc... direttamente nel singolo pirottino.
Oppure personalizzare la pastella con cacao nella ciotola prima di versarlo.
Informare a 180°C per 20 minuti circa, quando l'impasto diventa dorato.
Lasciare raffreddare e gustare in compagnia!!!! (o confezionare per portarlo a scuola!!!)

Questa base è davvero versatile e facile da realizzare anche con l'aiuto del mio valido aiutante Tatino!
A lui il premio di leccare il cucchiaio alla fine della ricetta!!! ...Ecco perché mi aiuta così volentieri!!!!

Che ne dite? Ve gusta?


mercoledì 14 giugno 2017

come nasce un progetto: il biglietto per le maestre

La domenica appena passata (11 Giugno) la Scuola Materna ha indetto la tradizionale "Festa di fine Anno", nella quale i bambini grandi hanno ricevuto diploma e cappello e si sono esibiti in uno spettacolo per i genitori, amici e parenti.
Quale momento migliore per ringraziare le "nostre" tre Maestre?
Con piacere ho dato il mio contributo grafico nella realizzazione dei bigliettini che accompagnavano i  pacchetti.
...E sì, me la tiro un po'... perché sono usciti bene e mi sono divertita un sacco a disegnarli!!!


Una mongolfiera a forma di cuore
per l'affetto e la passione che ci hanno messo nello svolgere il loro lavoro;

tanti piccoli cuoricini
con il nome dei nostri bambini;

ma, soprattutto, un grandissimo GRAZIE!

Le emozioni sono state tante, devo ancora un po' metabolizzarle (magone compreso)...
appena mi rimetto insieme, prometto di dedicare un post a parte
con il racconto di questi tre anni passati in un soffio!


lunedì 12 giugno 2017

(parentesi di me): le mie scuole medie - parte 1 -


Dopo aver fatto un resoconto delle scuole elementari qui (parte prima) e qui (parte seconda) non potevo non proseguire nel racconto della mia vita scolastica che, per fortuna, dalle medie in poi ha preso una svolta positiva.

Passati i 5 anni di inferno, infatti, i miei genitori erano preoccupati su come avrei proseguito gli studi, quali difficoltà avrei potuto incontrare, non tanto a livello di "materie", ma soprattutto a livello personale. La possibilità poi di avere come insegnante di lettere/storia/geografia un uomo (descritto dalla gente come burbero), non li rassicurava per nulla...
Invece proprio Lui è stato la mia fortuna!

L'aspetto un po' burbero ce lo aveva, ma le sue "occhiatacce" le riservava a chi era un fannullone, un pigro ma, soprattutto, non tollerava i bugiardi!!! Ha sempre premiato chi ci metteva l'impegno e la "farina del suo sacco" e sempre aiutato chi aveva delle difficoltà.
Oltre a spiegare le materie di sua competenza, parlava in classe di quello che accadeva intorno a noi, dei fatti più importanti in Italia e nel Mondo, talvolta commentava i titoli del giornale che quotidianamente acquistava.
Non sopportava che nelle sue ore si masticasse la "cicca" (chewingum) e, si ti beccava - cioè sempre-, te la faceva sputare nel cestino; idem per le caramelle, erano ammese solo quelle per la gola/raucedine.
Preferiva correggere i compiti con il tratto-pen rosso, quello con la punta da 0,4, sui fogli protocollo a margine largo, che sono diventati i miei preferiti.
Alla fine di ogni tema faceva un breve commento sul lavoro svolto, poi metteva voto e firma, uno scarabocchio che, visto al primo sguardo, non voleva dire niente... ma mi ha sempre affascinato la manualità con cui lo disegnava sulla carta, senza mai staccare la penna.

Non scorderò mai quando, in un momento di lettura in classe, ha fatto il mio nome: all'epoca non leggevo scorrevolmente e, leggere davanti a tutti, mi veniva ancora più ansia. Arrivati al punto mi insegnò un trucchetto per facilitarmi nella lettura: mi disse di guardare con la coda dell'occhio le parole vicine a quella che stavo leggendo, così da essere pronta a leggerle subito dopo.
Detto così sembra una stupidata, ma per me funzionò.
Poco alla volta, iniziai ad avvicinarmi alla lettura, ai romanzi, alla poesia.
Ho imparato a scrivere quello che pensavo, senza filtri, in modo personale, grazie anche al "diario giornaliero" che consigliò fin dal primo giorno a tutti i suoi allievi: un esercizio di scrittura costante che ho coltivato per molti anni a seguire.

Tante sono le gite che la nostra classe ha fatto con lui, una in particolare non ce la scorderemo mai... né io, né Lui: Roma. Ho passato 4 dei 5 giorni complessivi a letto, tra dissenteria e vomito, ho visitato il pronto soccorso e sono mezza svenuta in Quirinale.
Quattro giorni a sorseggiare Coca-Cola, a Roma non ci tornerò mai più, ma la presenza costante sua e della moglie (anche lei professoressa), mi hanno dato coraggio!!!

Oltre a Lui, molti sono stati gli insegnati che si sono susseguiti nei tre anni... da quella di Musica (che aveva il mio stesso nome) a quello di Matematica e Scienze, da quelli di Educazione fisica a quella di Educazione Artistica (insegnante mia e dia mia sorella) che il destino mi ha fatto rincontrare tante volte anche in tipografia!

Tre anni bellissimi, che mi hanno fatto crescere come persona, oltre che nella cultura.
Ma il resto ve lo racconto un'altra volta....





venerdì 9 giugno 2017

idea riciclosa: la farfalla kreattiva

Ecco finalmente il tutorial per realizzare la farfalla kreattiva, liberata lo scorso 3 giugno in occasione dell'iniziativa "Danza sulle Ali Colorate" indetta dal Rosa di www.kreattivablog.com.


La piccola matita è di facile reperibilità... la mia è di MondoConvenienza...! ;)


Inutile dire che ho fatto tutto "ad occhio", senza una dima, ma tenendo come riferimento solo la misura della matita... Ecco il risultato finale...


e la farfalla libera nel pacchetto...


Chi l'avesse ritrovata, mi contatti!!!!
Anche con un semplice commento qui sotto!!!!!


mercoledì 7 giugno 2017

danza sulle ali colorate - 2 edizione



Già lo scorso anno avevo partecipato a questa originale iniziativa, ideata da Rosa di www.kreattivablog.com, che promuove il "fatto a mano con amore", ecco in cosa consiste:
1) realizzare una farfalla fatta a mano con fantasia e con i materiali che più si preferiscono
2) stampare il tag dell'iniziativa (da scaricare qui), scrivere un messaggio e allegarlo alla farfalla
3) liberare l'oggetto in un luogo pubblico e scattare una foto che attesti l'abbandono, inviandola a rosakreattiva@gmail.com
4) condividere sui social con #AliColorate

Sembra una cosa difficile... ma è più lunga da spiegare che da fare!!!

E' sempre emozionante crearne una e poi lasciarla libera... la mia l'ho posizionata su un panchina di un giardinetto del paese in cui abito (Romentino, provincia di Novara), mi fermo spesso qui con i bimbi perché "è di strada", non ci sono giochi per i piccoli, c'è un monumento dedicato agli Alpini, qualche panchina e un prato con dei tigli... ma ogni occasione è buona per farci una tappa, raccogliere qualche margherita (quando è stagione), "paciugare" con qualche rametto e dell'erba... e giocare con... niente!


Il "corpo" della mia farfalla è realizzato con una matita: ho scelto proprio questo elemento perché credo sia lo strumento che meglio mi rappresenti. Senza una matita non potrei appuntarmi tutte le idee strambe che mi vengono in mente, tutte quelle frutto di fantasia-creatività-mente e cuore...
Le ali sono semplicemente fatte con un cartoncino recuperato, da un lato bianco e da uno nero.
La farfalla ha quindi due facce: una a colori e una in bianco e nero!


Venerdì il tutorial per realizzarne una come la mia... seguimi!


A chi la dovesse adottare è gradito lasciare una traccia sul mio blog o su quello di Rosa, che ne attesti l'avvenuto ritrovamento... e a chiunque la trovi, spero possa portare tanta creatività!!!!!


venerdì 2 giugno 2017

idea riciclosa: i calzini per passeggino

Lo scorso anno ho avuto la necessità di acquistare un altro passeggino (oltre a quello che già possedevo), perché si sa... quando la casa ha più piani non si può fare continuamente su e giù con armi e bagagli...
alla fine ne ho trovato uno usato (ad un prezzo stracciatissimo), ultraleggero e in buone condizioni... da "battaglia" insomma!
L'unico neo erano i manici per spingerlo... la spugnetta che li rivestiva era screpolata, soprattutto da un lato. La soluzione? Un paio di calzini da bebè!!!


Non occorre incollarli, sono semplicemente infilati sulla maniglia già esistente perché sono della misura e forma ideale, senza altre cuciture, sono lavabili (basta sfilarli), colorati e riciclosi, visto che basta solo recuperare un paio di calzini che, con il tempo, non andrebbero più bene!

Vi piace come idea?
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