giovedì 30 novembre 2017

6 anni di te



Ma davvero sono passati già 6 anni da quando sei nato?
A me sembra solo ieri di averti tenuto tra le braccia per la prima volta, con un sussulto di emozioni.
Invece ci troviamo qui, oggi, a spegnere sei candeline, caro mio Tatino.
Sei cresciuto, sei un ometto e, diciamolo, senza nulla togliere a tuo fratello, ma tu sei un'altra cosa.
Sei il primo, ogni tuo progresso è un campo inesplorato, sensazioni diverse, paure, vittorie diverse.
Ogni tua prima volta, come la scuola elementare, è una prima volta anche per me...
Con te c'è un feeling che ci basta uno sguardo per ridere e capirci.
Per guadarci e avere la sensazione che qualcosa non va.
Perché quando tu inizi un discorso, io so dove vuoi andare a parare, ma ti faccio finire comunque.
Ti conosco come le mie tasche, forse anche di più.
E l'unico mio desiderio è vederti sereno.
Questo è l'augurio che ti faccio per tutta la vita... non solo oggi.
Troppo spesso ci sia abbatte per cose di poco conto, o si dà importanza a ciò che non regala la felicità.
E' il tempo insieme che ci fa crescere come persone e archivia ricordi nella nostra mente.
Quando sarai più grande spero ricorderai questo giorno, non tanto per le cose che abbiamo fatto o i regali che hai scartato, ma per l'amore che hai ricevuto, in ogni piccolo gesto.

Ti voglio un mondo di bene,
Tanti auguri Tatino mio!!!

La tua zelante aiutante
(come mi hai definito qualche giorno fa... senza sapere bene cosa significhi zelante...)


mercoledì 29 novembre 2017

la tavola delle Feste

Per me la parola Natale richiama essenzialmente il ROSSO, con qualche spruzzo di bianco che ricorda la neve.
E visto che gran parte delle Feste lo si passa a tavola, anche qui, non può mancare questo colore, nelle decorazioni, nel centrotavola o semplicemente nei tovaglioli.
Ecco qualche suggerimento tratto da Pinterest.


1. tavola apparecchiata con piatti-pupazzo di neve:
occorrono solo dei piatti bianchi, senza decorazioni particolari,
dei tovaglioli rossi e neri, delle posate
...e un pochino di fantasia per creare bottoni e naso a carota!
Anche i bambini si divertiranno a preparare la tavola!

2. un fiocco rosso e un po' di pino verde
rendono subito l'atmosfera natalizia,
anche su una sedia!

3. centrotavola fai-da-te con:
bicchieri rovesciati, candele rosse, palline colorate e un po' di pino verde
il tutto appoggiato su un piatto capiente.

4. anche l'accostamento bianco-beige
è un'ottima alternativa al rosso tradizionale, ecco cosa occorre:
runner di tessuto beige o carta da pacco su tovaglia bianca,
stoviglie bianco/acciaio/trasparenti,
vasetti di riciclo con dentro candele bianche e qualche pigna,
centrini in feltro o carta con fiocchi di neve (tutorial qui)

5. un semplice tovagliolo (rosso/verde/bianco...)
si trasforma in un alberello




6. una tovaglia con fantasia scozzese (oppure anche un coperta!),
con piatti bianchi, neri e rossi sovrapposti,
un tovagliolo rosso con una pigna segnaposto,
al centro della tavola un ramo di pino con pigne e vasetti di riciclo
...e voilà! La tavola delle feste è pronta!


E voi, come allestirete la vostra tavola?


Con questo post partecipo alla catena natalizia
di "Natale con i Blogger"
una staffeta a tema Natale in collaborazione con tante blogger
ideata da Barbara Farinelli di accidentaccio.blogspot.it 

per scoprire altre idee vi invito a visitare il post di domani su
lacascatadeisapori.it
di Camilla Alessandri

SEGUITECI NUMEROSI!


venerdì 24 novembre 2017

idea riciclosa: lo zoccolo del divano

Capita anche a voi che sotto il divano finiscano sempre un sacco di oggetti?
Il 98% sono giochi, costruzioni, palline o macchinine che si infilano continuamente... il restante 2% sono oggetti di uso comune (chiavi, monete, matite) che cadono e, non si sa come, finiscono lì sotto.
Presa dall'esasperazione di movimentare continuamente il divano (che non è propriamente leggero) alla ricerca degli oggetti perduti, ho deciso di fabbricare uno zoccolo ricicloso che impedisca il formarsi di un altro mondo parallelo.


Le gambe del divano esistenti erano già color marrone, per cui il cartone liscio color avana non ha stravolto il soggiorno. Un giorno, quando avrò più tempo, magari lo decorerò.
C'è da dire anche che il nostro divano ha fatto le sue sporche ore di lavoro, non è proprio nuovissimo, per cui anche un pezzetto di biadesivo sui piedini non comprometti lo stato in cui verte ora.


Visto che è formato da due pezzi tenuti insieme da un gancio, ho cercato di montare gli zoccolini separati e crearne uno mobile per l'angolo, così da adattarsi ai movimenti del divano.
Non si tratta di un lavoro di fino, intendiamoci, ma la sua funzione la svolge a tutti gli effetti.
Certo, il divano andrà ancora spostato per togliere la polvere che si annida al di sotto, ma almeno non ci saranno 365 altri oggetti!



mercoledì 22 novembre 2017

autumn wedding: blu e oro

Sempre in tema di colori inusuali... ecco un abbinamento molto particolare, elegante, oserei definirlo quasi "magico".
Ideale anche per cerimonie estive che si svolgono durante la sera, l'accostamento blu-oro è sicuramente originale.


wedding idee by pinterest
(partendo dall'alto)
1. gli sposi seduti su una luna d'oro:
lui in completo blu brillante,
lei con un abito bianco con drappeggi e taglio minimale...
niente di più romantico!
  2. menu rotondo appoggiato sui piatti color oro
3. brillantini dorati su sfondo blu anche nelle unghie della sposa
4. un cielo stellato di lucine scintillanti
decora il soffitto della sala da pranzo,
per una serata a lume di candela
5. torta nuziale a due piani, bianca, oro e blu
semplice e sofisticata.


Partecipazione coordinata
nei colori blu e oro
con una pioggia di brillantini sull'invito allegato.

lunedì 20 novembre 2017

tanto ci vuole 5 minuti...

immagine da web

“Costo euro .., all’ora.
Se ti rivolgi ad un professionista per un lavoro,
vuol dire che non lo sai fare…
Se paghi un piastrellista .., euro all’ora per mettere le piastrelle nella tua cucina vuol dire che tu non sei in grado di farlo,
quindi lo fa un professionista.
Se ti rivolgi ad un grafico, un cameramen, un fotografo, web designer, illustratore o chiunque svolga un lavoro creativo, ti stai rivolgendo ad un professionista per qualcosa che tu non sai fare…
Se un piastrellista o un dentista hanno un listino prezzi,
anche chi fa un lavoro creativo ne avrà uno,
non pretendere quindi di decidere tu il prezzo
o di uscirtene con frasi del tipo:
tanto col computer ci vogliono 5 minuti!
Rispetta il lavoro altrui come vuoi che gli altri rispettino il tuo!
Se credi che ci vogliano 5 minuti prova a farlo da solo!”
E io aggiungo: non sarà la stessa cosa, credimi.


Se volete vedere un grafico/impaginatore/professionista arrabbiarsi, ditegli questa frase prima di commissionagli un lavoro "tanto ci vuole 5 minuti..."
Se un lavoro è fatto con i "crismi", non ci vuole 5 minuti, ce ne vogliono di più... ve lo assicuro.
Se invece vogliamo fare una cosa "tanto per fare" uff... lì ce ne si possono mettere anche 3, di minuti...
La cosa peggiore che la tecnologia ha creato in questi ultimi anni è stato l'ingresso in qualunque casa di un computer, con gli annessi programmi ad uso "casalingo".
Perché va chiarito una volta per tutte che i grafici non usano word ed excel per impaginare libri, locandine, creare loghi ed immagini coordinate. Per quale motivo?
1) non sono programmi di grafica, sono programmi di scrittura per agevolare un campo ristretto di azioni (anche in ufficio, se vogliamo) ma non per fare grafica.
Puoi scrivere una lettera, un preventivo, una ricerca per la scuola, con excell puoi anche impostare una griglia per fare le fatture, fare dei grafici incrociando dei dati e creando delle piccole slide in vista di una presentazione fai-da-te a basso costo.
2) le macchine da stampa professionali NON vedono di buon occhio questo tipo di file:
saltano i caratteri, le righe e le pagine scorrono in maniera diversa da come è stato realizzato in origine, i colori non sono convertiti per gli inchiostri delle macchine professionali... insomma al 90% non sono programmi affidabili e il risultato è di dubbio gusto.
Se vuoi stampati a casa tua questi file, con la tua bella stampantina a getto d'inchiostro.
3) sono estremamente limitati ad alcune azioni e non offrono la gamma di possibilità che invece offrono i programmi professionali (che richiedono un certa dimestichezza perché non sono sempre immediati)

Insomma,
se un imbianchino non può dipingere una parete con il bianchetto o un pennarello a punta grossa,
se un muratore non può costruire una casa con il gesso/scagliola del fai-da-te
se un pasticcere non realizza delle meringhe con un forno del "léla" (in dialetto: che vale poco)

...perché un grafico (in cinque minuti) deve usare word per fare grafica?

Il senso della professionalità è andato buttato nel cesso, perdonatemi in termine.
Tutti sono grafici: hanno il computer! No, non funziona così, mi dispiace.

Indipendentemente dall'età, non bastano né i tutorial di you tube, né due nozioni appiccicate per trasformarsi in un grafico, come in qualsiasi altro lavoro, non ci si improvvisa motivando il tutto con "tanto ci vuole 5 minuti".
Nessun mestiere si impara in 5 minuti, neanche se si è dei geni o si è particolarmente portati.
A maggior ragione in un campo dove ci sono continui aggiornamenti sui programmi, sulle macchine da stampa, sulle tecniche e i materiali utilizzati.

Per non parlare del compenso. Non sono Picasso, non pretendo che mi si paghiate milioni di euro per una locandina (certi lo fanno, eh, ma non sono grafici di mestiere sono ladri... ed è diverso).
Il preventivo che io cerco sempre di rispettare dovrebbe essere studiato in base ai costi vivi (elettricità, telefono, carta, benzina, tempo), le spese per realizzare il lavoro (materiali particolari, prove di stampa, tecniche di stampa) ma anche le famigerate TASSE, in cui si riversano la maggior parte dei guadagni di un libero professionista e di un artigiano, sempre che non lavori in nero.
Senza contare che dietro una figura professionale c'è anche il commercialista (che non lavora per la gloria), i fornitori, l'ultimo modello di computer con i programmi aggiornati...
oltre che: una casa con il mutuo, uno più figli che vanno a scuola, vestirli (perché, ahimè crescono... non si può mandarli in giro con i pantaloni tre quarti), mangiare, pagare le bollette ecc...

Ecco, allora, quando prendi per le mani un preventivo di un professionista, come prima cosa verificane la professionalità (guardando i lavori che ha svolto, confrontandoti con persone che hanno commissionato un lavoro da lui), e quando, con tutta la buona fede del mondo, gli chiederai di farti una grafica a babbo morto, tanto è per beneficenza o per una buona causa, perché tanto ci vogliono 5 minuti...
pensa anche a queste cose... non sempre vuole farci la cresta, cerca di campare, esattamente come te.

p.s. la beneficenza la faccio, anche spesso, perché mi offre l'opportunità di svolgere lavori che, per prima cosa, mi divertono e mi stimolano (creativamente parlando). La maggior parte delle volte non ho nessun ritorno, nemmeno in termini di pubblicità... ma non è quello il mio intento però, se permettete, decido io come, quando e quanto mi sento di farla.











venerdì 17 novembre 2017

idea riciclosa baby: cucina in cartone

In questi giorni con il meteo un po' pazzerello (pioggia, vento e freddo), un modo per passare il pomeriggio in allegria, seppur al chiuso, è costruire un gioco insieme e divertirsi.

Perché dove sta scritto che tutti i giochi si devono comprare?
Non è più bello realizzarli con le proprie mani, magari anche riciclando?
Ecco due idee che ho trovato nella rete da realizzare con il cartone.


Prendendo spunto da queste, ho decido di riprodurre una mia versione "mixata", che potesse avere un doppio utilizzo: "cucina" e "inserisci le forme".



Dopo qualche prova tecnica ecco cosa ne è uscito.
Sulla parte frontale si sviluppa il gioco della cucina:
per fare un "piano cottura" a prova di bambino, ho incollato a due alette (quella di sinistra e quella frontale) una prolunga con due pezzi di cartone, in modo da affrancare bene sia il piano sia la parte che deve rimanere verticale (per intenderci, quella dove ci sono gli appendini).
Si incollano con la colla a caldo i CD per fare i "fuochi".
La parte verticale si può personalizzare come si preferisce: io ho messo un orologio (il tic tac che al Tatino piaceva un sacco!), due appendini adesivi (0,50 Euro il pacchetto da 4) dove ho appeso una presina vera fatta dalla nonna ed ho incollato un ritaglio di giornale con l'immagine del topino Remi di Ratatouille.


Il pomello del gas è stato un po' un'impresa, ma alla fine ho avuto un'illuminazione: si taglia la bottiglia appena sotto il collo, dove c'è una sorta di anello di plastica dura, e si incastra in un foro fatto su misura nel cartone. Già così potrebbe andare, il pomello gira... ma la plastica all'interno potrebbe tagliare e il pomello potrebbe saltare via. Così ho inserito, a pressione nella parte interna, un tappo più grande (quello della candeggina o dei detersivi). Per il forno ho tagliato e sagomato con un taglierino, incollato con lo scotch la parte interna trasparente dell'involucro dell'affettato e pinzato una fettuccia come maniglia.
All'interno si possono ritirare anche tutti gli accessori!!! Così non stanno in giro!!!!


Per finire, ho sagomato delle forme sul lato destro e sinistro ed ho pitturato con vernice bianca (perchè erano i lati con le scritte stampate sul cartone). Se non ci sono scritte si possono lasciare anche color naturale avana... oppure semplicemente incollare delle immagini carine.
Un lato l'ho personalizzato con dei fiorellini azzurri (le parti grandi blu le abbiamo colorate insieme io e il bimbo), l'altro l'ho lasciato bianco... si potranno pasticciare in un secondo tempo!


Taglia, incolla, colora, prova e gioca!
Il pomeriggio è passato in un lampo...!!!


mercoledì 15 novembre 2017

autumn wedding: burgundy

Navigando per il web ho scoperto questa nuova sfumatura di colore legata ai colori autunni-invernali.
Si tratta di un bordeaux molto scuro, quasi tendente al nero che, abbinato al verdone e al nero sono uno dei wedding trend di quest'anno: il burgundy.
Vediamo qualche esempio.


wedding idee by pinterest
(partendo dall'alto)
1. rossetto della sposa color burgundy risalta sull'abito bianco, minimal e lineare,
insieme al bouquet coordinato, ampio e vistoso.
  2. per lo sposo cravatta in tinta con boutonniere
composta da rosa color burgundy e verde
3. la tavola è allo stesso tempo minimale ed elegante,
con posate d'argento e stoviglie importanti,
tovagliolo burgundy e fiori in centrotavola coordinati
4. lanterne addobbate a festa
per decorare gli ambienti (interni ed esterni) in cui si svolge la cerimonia
5. torta nuziale di pan di spagna, panna e frutti di bosco
spolverizzata con zucchero a velo

Partecipazione coordinata
con sfumature acquarellate in burgundy,
caratteri in stile "Lettering"
ed inviti su cartoncino burgundy tinta unita.


mercoledì 8 novembre 2017

autumn wedding: foglie d'autunno

Ancora per poco mi ispiro all'autunno, ai caldi colori arancione e marrone per un evento davvero originale ed elegante.
Le foglie diventano protagoniste di questo matrimonio, riciclate in tanti modi e presenti dove possibile nella loro gamma di sfumature.

wedding idee
(partendo dall'alto)
1. centrotavola con lanterne e fiori nei toni del giallo, arancio e marrone.
  2. al posto di riso o corandoli
gli sposi sono accolti da una pioggia di foglie molticolore
preparate per gli invitati in appositi cestini
3. grazie ad una fustella a forma di cuore,
una semplice foglia secca si trasforma in una decorazione originale
o in un grazioso segnaposto
4. le fedi nuziali sono appoggiate
tra le insenature di una pigna
5. la torta nuziale a tre piani è decorata con disegni a tema:
una cascata di foglie d'autunno
riveste ogni strato, sfumando verso il basso
6. sposi in abito classico
ma testimoni e damigelle con accessori o abiti interamente marroni
immagini www.pinterest.it
La partecipazione non poteva che ispirarsi alle foglie
e ai colori guida dell'evento.

Grazie alla stampa digitale, ideale per le piccole tirature,
si ottimizza la carta senza sprechi,
con una spesa contenuta e senza rinunciare alla modernità e all'impatto visivo.
Inoltre, ricevendo direttamente le “bozze di controllo” via e-mail,
è possibile visionare la bozza comodamente dal vostro PC,
negli orari in cui siete comodi, risparmiando tempo, carta e benzina!

lunedì 6 novembre 2017

la scala di cristallo

Scala di Escher - immagine da web


Bene, figliolo, te lo dirò:
la vita per me non è stata una scala di cristallo.
Ci furono chiodi e schegge ed assi sconnesse,
e tratti senza tappeti sul pavimento - nudi.
Ma per tutto il tempo
seguitai a salire
e raggiunsi pianerottoli,
e voltai angoli
e qualche volta camminai nel buio
dove non era spiraglio di luce.
Così, ragazzo, non tornare indietro.
Non fermarti sui gradini
perché trovi ardua l’ascesa.
Non cadere ora
perché io vado avanti, amor mio,
continuo a salire
e la vita per me non è stata
una scala di cristallo.

Langston Hughes


Questa è stata la prima poesia che ho letto a scuola, in prima media, la prima che ho compreso nel senso più profondo, non solo studiato. Non ho conservato il testo originale, ma ricordo di aver preso appunti ai lati della pagina. L'autore afroamericano pensa ad un messaggio scritto da una madre per il figlio, per spiegare a lui (e a noi lettori) quanto la vita possa essere dura ma, nonostante ciò, lo sprona a proseguire, senza mai arrendersi.

Tutte le mattine quando porto a scuola mio figlio, penso a questa poesia.
Penso a cosa mi posso inventare per fargli salire da solo quelle due rampe di scale che lo conducono alla sua classe, la prima elementare, che, giusto per non venire incontro, non potevano mettere al piano terra? No.
Dall'inizio dell'anno sarà riuscito a farle da solo (e senza tante storie) 5/6 volte.
I genitori non possono portare i figli davanti alla porta dell'aula, vengono subito (giustamente) bloccati all'ingresso dalla Signora Bidella (che io chiamo ancora così... forse ora avrà un altro nome.. operatrice scolastica... non lo so...) che ha il compito di ammonire con un cartellino rosso appena un piede adulto raggiunge il primo scalino.
Ma, Carissima Bidella, se mio figlio non vuole entrare, piange e punta i piedi, mi spieghi come faccio a fargli salire le scale? C'è chi ha sensibilità e gli occhi per capire che ho bisogno di una mano, di un aiutino per farlo salire con un po' complicità...nulla di che... e chi ci fa fare questo teatrino fino al suono della campanella, nella speranza che il miracolo accada da solo.
Abbiamo provato in tanti modi...
- sali con un "vecchio" amichetto
- sali con un nuovo compagno di classe
- sali fino al pianerottolo che la mamma ti saluta e poi prosegui, praticamente sei quasi arrivato
- sali che la maestra ti aspetta in classe
- sali e scopri quanti compagni sono arrivati e chi deve ancora entrare
- il tuo compagno è a metà scala, raggiungilo
- abbiamo fatto le prove a casa con lo zaino, fingendo che la nostra scala sia come quella di scuola
- se sali 30 volte di fila facciamo una X sul calendario e poi arriva un premio
- se sali stasera puoi accendere i videogiochi con il papà
(ma neanche il ricatto come ultima spiaggia ha funzionato)

Il motivo per cui non sale?
La confusione... eh... perché alla scuola materna stavano tutti in religioso silenzio? Non credo, allora facciamo passare prima "il grosso" dei bambini poi sali tu? Nella teoria è SI, ma nella pratica, quando è il momento di salire, diventa un NO.
Non mi piacciono le scale... ancora il potere di volare non ce l'abbiamo... hai due belle gambette, usiamole... ma che problema hanno 'ste scale???
Non mi piace andare a scuola... non è del tutto vero, una volta entrato, passa tutto (ho la conferma delle Maestre).
Anzi, settimana scorsa, ha preso anche una nota positiva perché ha lavorato molto bene.
Mi vieni a prendere prima? Ma se tutti fanno un orario, tu non puoi entrare e uscire come vuoi.
Lo so che spararsi 40 ore alla settimana è più un lavoro che una scuola, che ci sono tempi morti in cui tu vorresti essere a casa tua, che sei stanco, stufo...
ma la tua, ora, è davvero una scala di cristallo...

Tu hai la fortuna di imparare a leggere, scrivere, contare, a stare in mezzo alla gente, hai una casa, un letto e una camera tutta tua dove poter dormire, il cibo sulla tavola tutti i giorni, anche quello che preferisci di più dispetto ad altri, hai una famiglia che ti segue, ti vuole bene e si preoccupa per te, hai degli amici, un milione di giochi e tante cose superflue che solo quando diverrai grande capirai a quanto non servano.
E, non per ultima, hai la salute, puoi correre a perdifiato, saltare e arrampicarti, vedere, ascoltare, scoprire, imparare... senza nessun ostacolo.
Hai tutto, ma non sai di averlo... ti manco io?
Ma io ci sono, sono qui che ti aspetto tutti i giorni fuori da scuola.
Sono nel tuo cuore e nei tuoi pensieri, sempre.
E anche quando non ci sarò, rimarrò comunque nei tuoi ricordi, in quello che ti ho insegnato, nei discorsi che ci siamo fatti, nelle cose, negli oggetti, nei profumi che ti faranno venire in mente me.
Stai crescendo, e questo è il momento in cui i gradini devi cominciare a farli da solo.
I frutti del tuo impegno, del sacrificio, della costanza, del "non mollare mai" verranno, se ti sforzi.
Non rinunciare ancor prima di provare, non arrenderti al primo tentativo, non pensare che ci siano vie più facili, rispetto al salire le scale gradino per gradino, al lavorare sodo, facendo spesso delle rinunce. Il bello di salire una scala è superare le proprie difficoltà, non averne paura, buttarsi con un po' di sana incoscienza nelle novità.
E, solo quando sarai più grande ed avrai maturato la tua di esperienza, allora capirai che quella maledetta scala non era nulla a confronto... era solo marmo.
Marmo duro come la tua testa che, in definitiva, assomiglia alla mia testardaggine.





venerdì 3 novembre 2017

idea riciclosa: gli orecchini origami

Anni fa ho ricevuto in regalo da mia sorella il libro-kit "I miei gioielli origami" Ed. Giunti - Demetra per realizzare gioielli in carta. La scatola contiene: un libretto illustrato con le piegature, carta per origami, accessori per realizzare gioielli e un paio di orecchini già fatti a forma di foglia.

foto da web

Nonostante l'idea di produrre gioielli mi sia sempre piaciuta, il tempo materiale di mettermi lì tranquilla a piegare con precisione foglietti vari scarseggiava... così, visto il tema autunnale dello swap di Fiore, ho deciso di provare a cimentarmi, realizzando gli orecchini a forma di foglia illustrati proprio in questo volumetto. Ecco cosa occorre.





Per inserire la monachella basta aprire leggermente l'anellino... io non ho usato una pinza, mi sono aiutata con una forbice per stringerlo meglio (cosa che non andrebbe fatta, state attenti prima che scappano forbici, anellino e qualche dito!).

Gli orecchini di carta risulteranno leggerissimi ma, allo stesso tempo, resistenti e sicuramente originali!!! Ottimi per un pensierino... anche in vista del Natale!





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